L'ANIMAZIONE FRA PUBBLICO E PRIVATO (Guido Contessa/AIATEL-1996)

Ringraziamo chi ha invitato l'AIATEL a questo Convegno e perdi più nella Sessione "Scuole di. animazione milanesi". Il merito di operatori che si prodigano per fare qualcosa di vivo a Milano, città priva di confronti da almeno dieci anni è ncommensurabile. Mi sdebiterò facendo un annuncio ufficiale che sarà accolto con gioia dagli enti dei colleghi presenti a questo tavolo. L'AIATEL ha chiuso i suoi Corsi in Lombardia. dopo sette anni di attività autofinanziata. Chi ha tirato
il grilletto per questo omicidio è l"Assessore Bombarda, ma abbiamo avuto l'onore di avere come preparatore del patibolo l'ex ex-Assessore Colucci, da poco incriminato per associazione a delinquere di
stampo rnafios. Poiché in questi sette anni di "cella della morte" l'AIATEl ha goduto del benevolo silenzio dei suoi competitori, sono certo che, in puro stile liberista, essi plauderanno a questo annuncio. Dando così 1'avvìo ad un clima festoso per questo Convegno.

1-TEMPO LIBERO & ANIMAZIONE SULLA SOGLIA.

01- Il merito di questo Convegno sta certamente nella scelta del tema: il tempo libero è già, ma lo sarà sempre di più, il centro della vita nella società digitale.

02 - Le contraddizioni principali della società moderna (questo termine indica il periodo che va dal Seicento al Duemila) sono state tutte all'insegna della materia: proprietari di terra, di oro, di petrolio, di armi contro lavoratori ricchi solo delle proprie braccia. Chi possedeva cose contro chi non ne possedeva. Capitale contro lavoro.

03 - AlI"alba del XXI secolo non sta sparendo, come qualcuno profetizzava o auspicava, il Capitale, bensi il lavoro. Almeno quel lavoro inteso come f'orza muscolare e che per millenni ha angosciato l'umanità.

04 - Il lavoro si sta trasfoormando in processo immateriale, mentale, iconico, simbolico. Si intreccia sempre più col mondo interno degli uomini. a ridosso delle emozioni, nello sconfinato universo dell'etere, i cui unici binari sono come la luce, infiniti e senza peso. Il lavoro ed il tempo libero sono sempre più come due fili di una stessa treccia.

05 - Anche il tempo libero si sta trasformando da spazio privato o comunitario in spazio collettivo di massa, da espressività in consumo, da gratuità a lavoro. E' in questo secolo che nasce un'industria del tempo libero, oggi la prima, per fatturato ed addetti, dell'intero Occidente.

06 - La società dei tecnopoli e della telecrazia è una città sferica, dove spazio e tempo si intrecciano senza soluzioni di continuità. Il pianet Trantor, del visionario Asimov, non presenta salti fra produzione e tempo libero. La prima diventa sempre più creativa il secondo sempre più business.

07- I salotti di ogni casa sono officine decentrate per la produzione di ricchezza medianmte lo sfruttamento del "teletempo". Gli armadi. di ogni casa sono vetrine del supermercato planetario delle griffes. I comportamenti nel tempo libero (stadi. concerti. viaggi, letture, ecc.) sono modellati come quelli di operai in fabbriche del tifo, dei fan-clubs, dei souvenirs, degli instant books. Nel tempo libero, l'uomo di Occidente produce oggi quasi la stessa ricchezza che produoe nel teimpo di lavoro

08 -In Italia abbiamo avuto i maggiori conflitti sociali prima sui patti agrari. poi sul lavoro industriale, oggi sul possesso delle reti t.v.

09 - In questo scenario il. conflitto sociale primario del XXI secolo sarà sulle questioni immateriali, ed il tempo libero è al centro di esse.

10 - L'Animazione è e sarà sempre più al centro del oonflitto primario. Chi controllerà l'Animazione (coma l'Educazione. la Formazione, l"Espressività artistica) controllerà in parte le manti ed i cuori della gente.

2 - L 'ANIMAZIONE FRA PUBBLICO E PRIVATO.

11- Secondo l'etimo latino, pubblico è ciò che è di proprietà di tutti (notorio, controllabile, partecipato), privato è ciò che è sottratto dal singolo alla collettività (segreto, incontrollato, riservato).

12 - 0ggi purtroppo assistiamo ad un rovesciamento del senso: il pubblico è privato, incontrollato, riservato; mentre il privato è notorio, controllabile, partecipato. La trasparenza, la partecipazione, il controllo dei cittadini sulla politica locale a
Milano sono sepolti da 2 o 3 decenni.

13 - I motivi del rovesciamento sono molteplici. Uno di questi è l'occupazione della "cosa pubblica" da parte di "cornitati d'affari", in genere buro-corporativi, nei quali l'interesse personale o di clan prevale su quello collettivo.

14 - Anche le conseguenze sono molteplici. Una di Queste è che l'illegalità, lo sfruttamento, l"alienazione e l'assenza di senso collettivo sussistono oggi nelle organizzazioni pubbliché più che in quelle private.

15 - L'Animazione, in quanto pratica finalizzata all'aumento di potere dei cittadini, dovrebbe essero uno strumento pubblico. Nella situazione attuale invece essa non può che essore strumento del settore privato, cioè di un rapporto che si stabilisoe direttamente fra fruitore e fornitore, senza la mediazione del settore pubblico.

16 - Ove esiste la mediazione del settore pubblico, l'animazione diventa uno strumento docile, come tutte le altre pratiche sociali, per i fini del ceto dominante buro-corporativo: la manipolazione, la sottomissione, e nei casi pia gravi, la segregazione.

17-I sistemi di regolazione del lavoro ed i sistemi degli appalti. nei servizi pubblici (anche per il tempo libero), sono illuminanti delle affermazioni sopraelencate:

17. l. E' raro che in imprese private la forza lavoro sia maltrattata, ricattata, sottopagata, svilita come nel settore pubblico: e quando ciò accade, le imprese vengono punite dallo stato o dai sindacati. Nel settore pubblico vige l'illegalità legallizzata, lo Stato latita verso se stesso ed i sindacati del settore pubblico sono l"ala più servile e oorporatlva del grande movimento dei lavoratori.

17.2.Il sistema degli appalti pubblici è una macchina apparentemente stupida, in realtà astutamente diabolica. Il sistema è tale da rendere legale il clientelismo e lo sfruttamento. Gli appalti, anoorchè formalmente legali, sono in genere dl tre tipi:

  • quelli fatti in modo da avere come vincitore un soggetto designato in precedenza;
  • quelli fatti con clausole capestro che, se applicate, trasformerebbero l'appalto in un'impresa passiva, e quindi fanno
    intuire che il vincitore designato sa in anticipo, che per lui le clausole non saranno applicate;
  • quelle affettivamente pensate senza a priori, ma che prevedono coma regola lo sfruttamento della manodopera (ho trovato anche un appalto severissimo per la prestazione di ore gratuite di lavoro!).

8 - In tutto questo quadro cosa fa il privato? Alcuni competono in perfetto stile avventuriero liberista: sparando sulla concorrenza., giocando al massacro del ribasso, negoziando scambi extra-busta (politici o monetari). Altri si dissanguano in un'opera generoso semi-volontariato, sulla base del principio che non ci sono soldi, costretti però, in quest'opera nobile, a sfruttare gli operatori.

Ai puri liberisti dico, auguri! Ma abbiate almeno il pudore di non presentarVi come solidaristi, sensibili al territorio, vogliosi di comunità. Siate esplicitamente ciò che siete nei fatti: la coda povera del grande movimen to del padroncini del nord-est.

Ai nobili semi-volontari chiedo di pensare al fatto che i soldi ci sono, basta chiederli onestamente in cambio di prestazioni oneste. Ci sono nei salvadanai delle famiglie, che devono cominciare a decidere se comprare il nuovo maglioncino di Benetton o pagare un servizio di animazione. Ci sono soprattutto nelle casse dell' ente Pubblico che deve solo decidere se preferisce spenderli in prebende per il ceto dominante, ricerche sui peli nelle uova, parcelle di inventori di kermessess, libri sul turismo equinoziale. macchine blu e telefoninl, mostre sul tartufo o armi dell'ultima generazione, oppure in servizi immateriali per le persone e per le idee, efficienti ed efficaci. E' doloroso assistere allo spettacolo del primo Governo della sinistra nella storia italiana post-bellica, che non tocca il. bilancio militare, ma affida ad una Lotteria la cura dello Stato per i beni artistici! E Veltroni se ne vanta in televisione!

Ai nobili semi-volontari chiedo ancora (facendo in ciò anche autocritica, visto che ho chiesto per sette anni ai soci AIATEL di fare una Souola gratis) di pensare al futuro dei volontari, degli obiettori, degli operatori sfruttati. Quando avranno 40 o 50 anni, i giovani che oggi dissipano con tanta generosità il loro tempo, a chi dovranno svendere il loro tempo per vivere ?