14 gennaio 2017

SINTESI INCONTRO SU "IL SENSO DELL'ANIMAZIONE OGGI"
(a cura di MSberna)

Erano presenti: Guido Contessa, Rita Ansaldi, Debora Bonizzoli, Ignazio Drudi, MVittoria Sardella, Michele Sartori, Ivan Pajoro, Franco Serino, Elena Facchi, Luciano Vacca, GLuca Mazzotti, Roberto Frigerio, Carlo Scovino, Ivana Moras, Gian Battista Treccani, Margherita Sberna.
Gli interventi previsti dal programma, sono a disposizione in altre pagine.

Vengono proposti tre stimoli: un gioco psicopedagogico, e nel pomeriggio i risultati ad oggi della ricerca "in progress" e l'intervento-stimolo.
L'apertura della giornata avviene attraverso un gioco sulla progettazione di attività di formazione che AIATEL potrebbe proporre come associazione a soci ed interessati vari.

I tre gruppi che si sono formati elaborano 3 diverse proposte:
1 - BUCANEVE (Rita Ansaldi, Elena Facchi, MVittoria Sardella, Michele Sartori. Luciano Vacca)
UTENTI-DESTINATARI: allenatori sportivi, volontari
DURATA: de visu 9 ore, 3 sabato mattina; online 2 incontri da 90’
TEMI: giochi di gruppo al chiuso
CONTENUTI & METODO: giochi di gruppo + riflessione didattica sul loro uso; elenco "illustrato" (cioè con spiegazioni) di una tipologia di giochi (x es. di carte // oppure di percorso // oppure di abiltà// ecc.) + riflessione didattica sul loro uso; qualcosa sul teatro

2 - I RAGAZZI DEL '52 (Debora Bonizzoli, Roberto Frigerio, GLuca Mazzotti, Guido Contessa, Gianbattista Treccani)
UTENTI-DESTINATARI: giovani animatori
DURATA: de visu 9 ore, orario feriale 18-21; on line raccolta questionari e rapporti sulla ricerca
TEMI: ricerca-intervento sulle 10 professioni del futuro
CONTENUTI & METODO: - simulazione di tutte le fasi della ricerca dalla preparazione degli strumenti alla restituzione dei risultati con compiti a casa > invio materiali con e-mail e rapporti in merito on line

3 - Gli INTREPIDI (Ignazio Drudi, Ivana Moras, Carlo Scovino, Franco Serino, Ivan Pajoro)
UTENTI-DESTINATARI : aspiranti animatori – animatori
DURATA - de visu: 6 ore (2 sabato mattina)
on line: aspiranti animatori 3 ore x 1 inc. 60 o 90' dopo lettura testi indicati
on line: animatori 9 ore x 3 inc 180'
TEMI teoria - storia - ruolo animatore - progettazione - organizzazione –
una tecnica espressiva – una tecnica manipolativa casi critici
CONTENUTI & METODO - lettura libri sull'animazione (nostri) + chat x discutere, fare domande
lettura libri su/di Dolci, Limbos, Freire, Milani, Perego, Living theatre, ecc. + chat
- excursus leggi regionali/nazionali e sui percorsi formativi sull'animazione + chat commenti/domande
- lettura codice deontologico + chat x discussioni, commenti, domande
- casi critici & codice deontologico - compiti a casa e chat per discuterne e valutare comportamenti e soluzioni adottate
- capacità e competenze dell'animatore + griglie analisi & autodiagnosi + chat x discussioni, commenti, domande, confronto
- un caso critico inviato in mail e poi discusso in chat

Gli interventi strutturati stimolano la discussione che di seguito viene riassunta per punti:
(sono
indicati i nomi per consentire un approfondimento o una rettifica)

DBonizzoli - guardando alla realtà concreta, ci sarebbe la necessità di riattivare la scuola animatori di AIATEL per formare professionisti adeguati

RFrigerio - la professione dell'Animatore sembra ormai definitivamente compresa nell' ambito sanitario
- le professioni attualmente più significative e con un futuro promettente sono frutto di ibridazioni, "meticciate"

IDrudi - l'ibridazione delle professioni è conseguenza di una serie di motivi e necessità
* le persone hanno a disposizione un tempo limitato per prepararsi
* il percorso formativo deve costare poco
* spesso vengono richieste consulenze che necessitano di competenze trasversali
* le lezioni "on line" hanno una serie di vantaggi
* si può intervenire sul PC altrui anche essendo lontani
* vengono offerte facilitazioni tipo attestati finali

RFrigerio - le professioni frutto di un mix sono richieste
- le competenze richieste ai nuovo profili professionali sono utili ed usabili sia nel lavoro che nel privato e dunque risultano vantaggiose in più ambiti
- le piattaforme on line consentono le comunicazioni ed i collegamenti fra parti diverse e con maggiore facilità ed efficacia
- ne deriva un interesse condiviso da più soggetti per far acquisire competenze spendibili in contesti diversi

GLMazzotti - se un'esperienza funziona, fa da traino e diventa un esempio da imitare
- l'esempio stimola la competizione ed essa fa da moltiplicatore

LVacca - ma la "vendita" del "prodotto" resta sempre il momento difficile e più complicato
- il "mercato" non esiste o si è modificato nel tempo
- le conoscenze, le amicizie, le raccomandazioni, e comunque tutto ciò che favorisce le relazioni interpersonali facilitano i contatti di lavoro

FSerino - le piccole comunità hanno esperienza di condivisione e compartecipazione agli eventi che le attraversano come per esempio il bilancio partecipato

MSartori - spesso anche in piccole realtà comunali, per rivitalizzare il tessuto comunitario e stimolare le relazioni, sono necessari interventi tecnici fatti da esperti di organizzazione, di condivisione del traffico, di comunicazione, ecc.

RAnsaldi
- la scelta di proporre un'attività formativa agli allenatori sportivi è determinata dal fatto che essi intervengono nell'educazione di moltissimi minori senza avere una preparazione specifica e spesso anzi promuovendo strategie del tutto
inadeguate; solo poche società "illuminate" hanno personale preparato e che intende lo sport come palestra di crescita e non come spazio per la competizione e la violenza

IDrudi
- i ruoli esistenti stanno sparendo o non esistono del tutto per i grandi cambiamenti di questi ultimi anni; i nuovi ruoli che stanno nascendo non sono obbligatori e sono invece una conseguenza di un desiderio; lo stimolo non deriva da questioni
economiche, ma dalla prospettiva diversa

RAnsaldi - il ruolo di Animatore è voluto e perseguito. Ripensando alla domanda sul bisogno di animazione, mi è venuta in mente la scala di Maslow e a come vengono percepiti dalle persone i bisogni in un periodo come il nostro.
Ci sono stati anni di relativo benessere in cui ci si è abituati a soddisfare dei bisogni che andavano oltre quelli primari e questa sorta di tranquillità economica ha permesso di far crescere discorsi di realizzazione personale e di ricerca
dell'interiore. Questo ha portato ad investire, anche economicamente, in questa direzione.
Nuovi bisogni, legati magari a soluzioni tecnologiche (telefoni, social network, ...), hanno un po' sfalsato le relazioni sociali, creando un disorientamento nelle persone che, unito alla crisi economica e politica, ha come nascosto gli ultimi due bisogni della scala di Maslow, che esistono ancora al nostro interno ma non sono così visibili come un tempo.
Siccome si tratta di bisogni importanti, secondo me l'animazione dovrebbe avere come obiettivo il fatto di renderli visibili e dare loro nuovamente il ruolo che gli spetta.

FSerino - nelle RSA il ruolo dell'Animatore ha un'angolazione terapeutica che è limitante

RFrigerio - occorre passare dalle parole alle azioni e non temere il conflitto

GContessa - in effetti i padri dell'Animazione (D.Dolci, P.Freire, ecc.) non hanno avuto vita facile; il conflitto è il centro dell'Animazione; gli animatori del futuro dovranno avere competenze trasversali

IDrudi - l'interazione orizzontale è stata cancellata in questi ultimi anni e questo ha contribuito a spostare la società dalla produzione al consumo, trasformando anche in consumatori i lavoratori ed aggiungendo problemi dovuti a:
- ridotte disponibilità economiche
- necessità di ricostruire la storia
- analfabetismo di ritorno collegato alla scarsità o assenza completa di letture
- tendenza a partecipare a corsi di "azzeramento" anzichè ad occasioni di acculturazione

LVacca - la maggioranza delle persone ha difficoltà a concentrarsi o per oggettiva incapacità o per pigrizia o per scarsa volontà

RFrigerio - per facilitare il passaggio al fare, si potrebbero realizzare:
- momenti culturali condominiali
- allenare ad affrontare i conflitti che sembrano scomparsi nelle relazioni interpersonali
- offrire occasioni utili alla ricerca di risonanza
- iniziative di recupero della caratteristica dell'animazione come strategia in opposizione al potere istituzionale oppressivo

IDrudi - il disagio diffuso nella nostra società è conseguenza dell'annullamento della
solidarietà e del collettivo
- il collettivo è considerato un nemico anche come consumatore
- si punta sull'individuo e così mancano memoria, prospettiva, comunità
- i bisogni rimangono inespressi
- occorre disoccultare le contraddizioni e originare una rete di divulgazione che
favorisca il confronto e la condivisione

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