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PREFAZIONE F. Montanari
PRESENTAZIONE M. Sberna
LA RICERCA I. Drudi M.V. Sardella
COSÈ LANIMAZIONE OGGI Metodologia e
strumento
STIMOLI PER UNA RIFLESSIONE
Dicembre 2014 G. Contessa
Luglio 2015 L. Vacca
Dicembre 2015 G.L.Mazzotti
Luglio 2016 R. Frigerio
Dicembre 2016 M. Sberna
Luglio 2017 - C. Scovino
ESPERIENZE SUL CAMPO
Esperienze lavorative in RSA R. Ansaldi
Polo psico-sociale: realtà positiva D. Bonizzoli
Il significato di far lanimatore A. Pagani
Animazione: la pratica sociale nel lavoro di cura I. Pajoro
Spazio genitori M. Sartori
Lanimazione della politica M. Sartori
Animazione in un rifugio per senza tetto G.B. Treccani
Anima-re i quartieri L. Vacca
QUALCHE PUNTO FERMO ...CONCLUSIONI?
Traccia C. Scovino
Logos e Dialogos vs Mythos e Monologos G.Contessa
Dal Midbar-Deserto al Dabar-parola G.L. Mazzotti
Animazione sociale come portale R. Frigerio
Concretamente M. Sberna
Per il Manifesto di rifondazione dellAnimazione M.
Sberna
ALLEGATI
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PRESENTAZIONE
AIATEL è nata per promuovere l'animazione e rendere sempre
più professionali gli operatori del settore, tenendo conto
della realtà all'interno della quale intervengono.
Dal 1973 - anno della costituzione - l'associazione si è
sempre battuta per tutelare il ruolo dell'animatore e difendere
le peculiarità dell'animazione. Ma le scelte politiche
di questi ultimi 30 anni hanno radicalmente modificato le prospettive
di una professione che aveva un futuro, con conseguenze nel campo
del lavoro, dell'occupazione e dell'imprenditorialità.
Cosa resta ora dell'animazione è presto detto: quella nel
settore turistico e quella nell'area del divertimento, del gioco,
delle feste per lo più infantili. Nel primo caso si tratta
di una pratica piuttosto squalificata, finalizzata a proporre
attività destinate a "riempire" il tempo libero
- per alcuni vuoto - di utenti adulti e/o attempati che in realtà
non ne hanno alcun bisogno, con attività di bassissimo
livello culturale o a carattere prevalentemente sportivo.
Nel secondo caso, si tratta di attività che un tempo bambini
e ragazzi organizzavano da soli o, al più, con l'aiuto
dei genitori. Oggi la passività dei primi e la pigrizia
dei secondi, vengono superati affidando ad un'azienda esterna
il compito di far divertire.Tutto questo va bene: nessuno è
infatti obbligato a farsi coinvolgere quando è in vacanza
o a pagare dei clown per rendere un pomeriggio indimenticabile.
Ma gli obiettivi dell'animazione sono molto più esigenti
e ambiziosi. La definizione più accreditata dalla letteratura
esistente è: pratica sociale finalizzata alla presa di
coscienza delle potenzialità latenti, represse o rimosse
di individui, gruppi e comunità.
Per questo è nata all'inizio dei lontani Anni '60.
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Ora la nostra società
ha per molti aspetti le stesse caratteristiche di allora, salvo forse
il desiderio di cambiamento che è sicuramente molto importante
quando si vive in una situazione di malessere. A livello individuale,
questi anni sono dominati dalla depressione, mai così diffusa
come ora; a livello di gruppo si moltiplicano fenomeni di bullismo,
di delinquenza, di violenza fisica; a livello di comunità ci
sono problemi di integrazione, difficoltà nella convivenza.
Per fare solo degli esempi, tralasciando guerre, povertà, degrado
ambientale.
L'animazione nella sua definizione fondamentale sarebbe dunque di
grande utilità, ma incontra una serie di grandi ostacoli. Potremmo
però sbagliarci. Potrebbe essere una convinzione "interessata"
perché AIATEL opera in questo settore e da anni non riesce
più a lavorare. Potrebbe essere il desiderio di rivalsa di
anziani professionisti che vedono la società con un filtro
pessimista. Potrebbe essere il risultato di una reazione ostile all'evoluzione
tecnologica.........
Così abbiamo deciso di rifletterci insieme per cercare di rispondere
a questa domanda: abbiamo ancora bisogno di animazione? E se sì,
di quale tipo: quale animazione ci serve oggi?
Abbiamo trascorso 3 anni (fine 2014-2017) ad interrogarci su questi
temi, facendo una ricerca on line e incontri appositi nella speranza
di produrre un manifesto rifondativo dellAnimazione per i tempi
nostri e per il futuro che tracci un cammino per questa pratica
sociale.
Il libro vuole condividere pensieri, esperienze e riflessioni di
questo lavoro nel modo più ampio possibile, perché
sia un segno del presente ed una tappa importante nel cammino verso
il futuro.
I capitoli sono organizzati cercando di ripercorrere l'impostazione
dei 6 incontri. Quindi, dopo la ricerca, si possono leggere i 5
interventi-stimolo. Segue una parte che riporta esperienze dirette
che descrivono la situazione nella realtà. Nellultima
parte, infine, ci sono le conclusioni, così da porre le basi
per la stesura del manifesto rifondativo dellAnimazione.
Speriamo che possa essere utile per rivalutare scelte passate e
magari recuperare progetti ora dimenticati, ma efficaci. Ci auguriamo
che serva anche per suggerire percorsi alternativi per trovare soluzioni
a problemi ormai cronici o almeno, riducendo il danno che provocano.
Margherita Sberna
El Quseir, marzo 2019
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