INDICE GENERALE LOISIR Indice LOISIR numero 18
Lumiére: un'esperienza di animazione in ospedale Laura Apostolo e Stefano Ghidoni (ANSED – Aosta)

Lumière in francese significa luce ma è anche il cognome dei famosi fratelli inventori del cinematografo.

Gli psicologi e animatori della Società Ansed di Aosta hanno riassunto in questo termine la filosofia complessiva e comprensibile di un progetto realizzato per un anno e mezzo (dal 1996 al 1998) all'Ospedale di Ivrea ma che fin dal 1991 aveva visto sperimentazioni periodiche nell'Ospedale di Aosta.

L'animazione in ospedale ad Ivrea costituisce la parte centrale di un progetto più complesso che prevedeva anche la formazione e la supervisione psicologica agli infermieri professionali del reparto di Medicina I.

Obiettivi

Un animatore dell'Ansed, incaricata dall'Azienda Sanitaria U.S.L. 9 di Ivrea, coadiuvato dagli infermieri di ruolo del reparto e dagli allievi infermieri, ha condotto una cinquantina di incontri (2 volte la settimana) coinvolgendo i pazienti in varie attività, finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

- adottare modalità anche animative di accoglienza in reparto

- instaurare un "clima confortevole" per i pazienti

- creare opportunità per l'occupazione del "tempo libero" e la socializzazione

- rinforzare la relazione paziente - infermiere professionale

- contribuire al miglioramento della qualità di vita dei pazienti e ad una più rapida guarigione, limitando le conseguenze dell'inattività fisica e della sindrome depressiva legate al ricovero.

Attività di allestimento

I pazienti vengono coinvolti nella ideazione e realizzazione di allestimenti a tema. Utilizzando materiali di facile reperibilità, con semplici tecniche di manipolazione si modifica l'aspetto di alcuni spazi, vuoti e solitamente non "personalizzati", del reparto in ospedale.

In particolare, i pazienti sono invitati a caratterizzare il proprio spazio di vita (il comodino, il letto, l'armadio), mentre gli spazi comuni e la sala in cui ci si ritrova per l'animazione vengono resi vivaci e accoglienti.

I temi delle ambientazioni seguono il ritmo del tempo, delle stagioni e delle feste tradizionali (estate, inverno, carnevale, festa della donna, Pasqua, Natale, ecc.) per contrastare l'aspetto delle giornate solitamente sempre uguali.

Tali attività favoriscono nello specifico l'instaurarsi di un clima relazionale in grado di agire sul tono dell'umore, limitando le conseguenze dei sintomi depressivi che accompagnano il ricovero. Si mantiene quindi il senso psicologico del tempo e dello spazio, vissuti come propri.

Attività ludiche

Vengono proposti ai pazienti giochi collettivi, finalizzati alla interazione, allo scambio ed all'occupazione del "tempo libero" percepito come "tempo vuoto" e quindi come "tempo perso".

Queste attività, piacevoli e divertenti, si propongono di stimolare l'autonomia dei pazienti, in quanto le idee sono facilmente ripetibili anche in assenza dell'animatore. I materiali rimangono a disposizione degli utenti nella sala dedicata all'animazione, dove si è costituita una vera e propria ludoteca.

La sequenza con cui i giochi sono programmati dall'animatore non è casuale: hanno obiettivi diversi, via via più complessi, seguendo il grado di "ambientamento" dei pazienti in reparto.

L'animazione viene portata, dove possibile, all'interno delle camere, per cui si propongono iniziative che coinvolgono anche pazienti allettati ma in grado di interagire e partecipare.

Attività culturali

Servono a stimolare la curiosità della persona e a valorizzare la "ricchezza" di ognuno. Ciò diventa particolarmente utile in un contesto in cui talvolta si tende a riconoscere i pazienti attraverso il numero di letto o la patologia che li ha colpiti.

Il reparto ha messo a disposizione scaffali in cui raccogliere e catalogare libri e riviste portati dai pazienti stessi, per cui gradualmente si è venuta a costituire una ricca biblioteca a cui tutti possono accedere.

E' possibile inoltre utilizzare il videoregistratore. L'animatore propone la visione dei primi film, raccolti nella videoteca, lasciando poi ai pazienti e agli infermieri l'iniziativa in proposito.

Le ricerche a tema stimolano i pazienti a portare contributi con i ricordi, le conoscenze, le fotografie, gli oggetti. Si discute e si raccolgono gli spunti in cartelloni, su bancarelle, per cui il lavoro diventa patrimonio comune.

Attività socializzanti

Tutti gli interventi di animazione hanno come obiettivo quello di migliorare le relazioni tra i pazienti e con gli infermieri, ma "Lumière" prevede anche la realizzazione di attività volte specificatamente a favorire la comunicazione e la socializzazione.

Vengono allestite bacheche in cui chiunque può scrivere messaggi, annunci, richieste, proposte, giudizi, appuntamenti...

Particolare attenzione è dedicata a chi è costretto a letto, per cui viene istituita all'interno del reparto una versione particolare della posta elettronica: Interlet mail. Ogni paziente ha a disposizione dei foglietti molto simili ai moduli per i messaggi previsti dai principali browser, e la rete dei computer è sostituita dalla disponibilità degli infermieri che portano i messaggi da un letto all'altro mentre svolgono le loro normali occupazioni.

Eventi speciali

Alcune attività, organizzate occasionalmente in momenti particolari dell'anno, prevedono la collaborazione di esperti che danno il loro contributo accanto a quello dell'animatore, degli infermieri e degli allievi infermieri.

Per "Lumière" sono stati scelti tre contributi "speciali":

- I membri del Circolo Fotografico di Ivrea hanno allestito una mostra in reparto. I pazienti hanno curato la sua pubblicizzazione e hanno esposto alcune loro opere.

- In occasione del Natale è stato invitato da Aosta un Coro Gospel che ha tenuto un concerto nella Cappella dell'ospedale e poi ha riproposto alcuni canti direttamente nel reparto di Medicina I e nell'anticamera dei reparti di rianimazione e di cardiologia intensiva.

- In primavera un Menestrello e cantastorie con la sua chitarra ha fatto cantare, danzare e suonare i pazienti nella sala dell'animazione e nelle camere di degenza.

Sono stati sempre invitati anche i parenti, per cui si è costituito un folto pubblico, che ha movimentato gli eventi.

Valutazione sintetica

L'animazione in ospedale ha coinvolto numerosi pazienti. Le presenze agli incontri variavano molto in base alle condizioni di salute delle persone ricoverate. Talvolta partecipavano all'animazione solo alcune persone nel corso del pomeriggio, ma spesso vi erano gruppi di dieci o anche venti pazienti coinvolti.

Complessivamente, riteniamo che il progetto si sia sviluppato nella direzione degli obiettivi prefissati: la presenza dell'animatore ha inciso sensibilmente sul clima all'interno del reparto limitando le conseguenze dell'inattività fisica, della malinconia, della preoccupazione per la malattia.

In Ospedale "Lumière" ha contagiato anche infermieri e pazienti di altri reparti che hanno "installato" iniziative già sperimentate in Medicina.

Diversi fattori hanno peraltro ostacolato una maggiore incidenza.

In primo luogo, la presenza dell'animatore in reparto non è stata continuativa, avendo seguito la cadenza del tirocinio degli allievi infermieri professionali. Durante le pause tra un periodo e l'altro di attività animativa il reparto non sempre ha saputo o potuto dare continuità agli stimoli proposti dall'animatore, che quindi perdevano temporaneamente di significato.

Introdurre l'Animazione negli Ospedali significa offrire ai pazienti un Servizio in più oltre alle cure e all'assistenza.

Significa però anche acquisire da parte degli infermieri, del personale ausiliario, dei medici e delle Aziende sanitarie la consapevolezza che le persone sono e rimangono un insieme complesso di elementi fisici e fattori psicologici anche quando, apparentemente, un solo "pezzo" si ammala e, Patch Adams insegna, "fortunatamente" guarisce.

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