LA
NOSTRA FILOSOFIA
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Il
Tempo Libero è la porzione
di tempo non occupata da attività retribuite, fisiologiche
o strumentali. In esso rientrano dunque, la ricreazione, lo sport,
lo spettacolo, il turismo, l’educazione permanente, il gioco, le attività
di impegno sociale, la cultura.
Da una parte lo sviluppo tecnologico e dall’altra una diversa "cultura del lavoro", favoriscono il progressivo aumento del tempo libero in strati sempre più vasti della popolazione. Il tempo libero è un "sistema" integrato nel più vasto sistema di produzione del profitto, ma è anche un potente produttore di modelli di comportamento (terza agenzia di socializzazione). La estrema articolazione geografica ed istituzionale del sistema tempo libero, ne fa uno spazio relativamente agibile per l’emancipazione e la crescita dell’uomo. Il tempo libero è un momento ed uno spazio potenzialmente utilizzabile in favore dell’uomo, a determinate condizioni. Mancando le quali il tempo libero è un momento di manipolazione e repressione del valore e dei bisogni dell’uomo. Tali condizioni sono:
L’Animazione è una pratica sociale finalizzata alla presa di coscienza delle potenzialità latenti, represse o rimosse di individui, gruppi, comunità. L’animazione può essere considerata il segmento iniziale di un processo educativo, nel quale l’utente scopre ciò che può fare, ciò che desidera e ciò che ha il potere di fare. Essa NON è divertimento, ma può usare questo veicolo per raggiungere i suoi fini. Essa NON è attività politica nel senso di aggregazione del consenso; lo è nell’accezione di cura ed attenzione dei bisogni di crescita dell’uomo e della "polis". In quanto pratica sociale l’animazione può essere svolta a due categorie di persone. Esiste una animazione fatta dai cittadini, in quanto volontari attivi nella comunità, oppure dagli operatori sociali tradizionali (insegnanti, psicologi, assistenti sociali, bibliotecari, educatori…)che continuano a fare il loro lavoro secondo i "metodi" dell’animazione. Esiste poi un’animazione fatta da professionisti, a tempo pieno o come attività principale, che chiamiamo "animatori". Le specificazioni aggettivali, affiancate al termine animatore, distinguono solo il campo di intervento (socio-culturale, anziani, scolastici ecc.) oppure la metodologia privilegiata (teatrale, audiovisuale, ecc.), ma il termine animatore va ritenuto principale e unificante. Le aree principali d’intervento fatte proprie dall’animazione finora sono:
Il metodo dell’animazione si basa soprattutto su tre fattori: la ricerca, l’esperienza attiva e il lavoro di gruppo. |
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